E poi sarà come perdersi in un bacio anche stupido forse stupido e poi sarà come salire troppo in alto e non voler più scendere e poi sarà come abbracciarti quando ancora dormi e sentirmi fragile
E poi si sto odiando questo e poi nelle favole c'è una fine ma non di noi tu non sai farmi morire ma è il desiderio più grande che ho da quando non stiamo insieme sogni non ho. speranze nn ho illusioni nn ho e pelle nn ho
E' come essere un fiore che non sa più crecere e dorme sotto la neve non c'è primavera non c'è primavera E' non saper ascoltare le parole di chi sa scegliere, e le nostre soluzioni san di essere banali e se non mi fanno male non le riesco a capire.
Vorrei ritornare solo più forte mille cicatrici sul cuore distrutto ma voglio indietro tutto
Vorrei sapessi i miei vorrei forse troppo stupidi e li nascondo di notte sotto la gente vive chi mente dorme chi sente
E' come essere un fiore che non sa più crescere e dorme sotto la neve non c'è primavera non c'è primavera E' non saper ascoltare le parole di chi sa scegliere, e le nostre soluzioni san di essere banali e se non mi fanno male non le riesco a capire. sarà come abbracciarti quando ancora dormi e sentirmi fragile e sentirmi fragile
Perchè quando arrivi tu il mio mondo crolla e poi E le forze mancano innamorata di tutto quello che non c'è posso sognare te e mi accorgo di essere fragile se ci sei tu amore.
Scritto da <$Miriana> alle 18:24
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Sabato, 25 Settembre 2010
E' come se qualcuno, un' entità sconosciuta, schiacciasse continuamente il pedale dell'accellerazione, anche a macchina spenta.. Il motore si affatica.. è caricato, ma non può esprimere la sua potenza.. Soffoca, chiuso lì dentro.. Non ha le gambe per camminare, non sa neanche essere qualcosa di utile senza la carrozeria, è un oggetto senza scopo, senza una vita definita, senza l'altro pezzo, è morte. Fuori piove, e necessita benzina, ma nessuno è in grado di darla.. Son tutti avari, pigri, o comunque non esattamente uguali alla macchina, l'incompatibilità farebbe male.. fa male. E' come avere una voce dentro la mia testa, mi suggerisce di fare cose... cose assurde.. è come avere una forza che muove le mie braccia, spinge le mie gambe, e mi porta fino al pericolo, fino all'esplosione finale.. Poi le voci si calmano.. perchè vogliono che il colpevole sia io.. lasciano a me la scelta.. e allora mi blocco.. penso.. e torno indietro.. Voglio uno stramonio.. Morderlo.. una sola volta.
Scritto da <$Miriana> alle 11:18
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Martedì, 21 Settembre 2010
E' l'ingenuita' di un maschiaccio con la corona!
Scritto da <$Miriana> alle 18:18
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Lunedì, 20 Settembre 2010
Posso gridarlo al mondo oggi più che mai. Io voglio essere come te un giorno. Ricordo quando ero una bambina, 12 anni e mezzo forse, ero in chat, ingenua più che mai, e poi c'eri tu. I miei punti fondamentali erano due persone.. Una non c'è più.. con te non ci siamo sentite forse per due anni.. forse di più... Volevo essere come voi da ''grande'', voi persone forti che piangevano per due giorni di fila magari, ma il secondo si rialzavano. Forse l'altra restava in silenzio, non rideva, si lasciava capire così, e poi il secondo giorno spaccava il mondo. Ma parliamo di te.. mi hai detto che non conta la quantità del tempo trascorso insieme, ma la qualità.. in effetti è così, non ci siamo sentite per così tanto tempo, io sono cresciuta, tu sei cresciuta.. e poi un giorno qualsiasi, mi hai aperto il tuo cuore.. Il mio forse si capisce senza neanche raccontarle le cose, e poi c'è il mio blog, li racconto di tutto, non faccio nomi, ma c'è una vita. Possiamo anche non sentirci una vita, ma siamo sempre le stesse in fondo, le stesse di qualche anno fa.. Io posso dirtelo ancora cento volte, io voglio essere come te a vent'anni, arrivare al traguardo e non accontentarmi ancora, non sprecarlo questo sorriso, vivere e basta.. Perchè mi hai insegnato con semplici parole, che anche in tutte le cose più brutte del mondo c'è qualcosa di buono, che fortifica.. E se tutto il mio dolore mi farà diventare come te, non posso che esserne soddisfatta, felice.. Perchè sembra ieri quando tu eri ancora una bambina, io ancor di più.. voi ''grandi'' parlavate al microfono, forte, chiaro.. io timida e innamorata un pò me ne stavo in silenzio, poi chiedevate dove fossi.. ed io con voce bassa rispondevo la solita frase: ''sono qua''.. Ero incapace di amare senza farlo capire.. Sono cresciuta con voi, con te.. che mi facevi battute, parlavi della mia età, ma non mi facevi sentire a disagio, capivi che anche nei miei 13 anni c'era qualcosa da capire e imparare.. Io posso solo dirti una cosa, oggi.. domani.. sempre.. Grazie.. Ti voglio bene.
Scritto da <$Miriana> alle 18:00
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Domenica, 19 Settembre 2010
Nonostante tutto,
ci tengo a farteli..
come una volta..
e allora qui posso..
Auguri.
Scritto da <$Miriana> alle 11:36
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Mercoledì, 15 Settembre 2010
E domani si riparte con la scuola, quarto anno, a due passi dalla fine, eppure sembra ieri quando cambiando scuola arrivai al mio liceo, avevo capito che cotone, ago e fantasia non faceva per me, e così liceo delle scienze sociali, neanche sapevo cosa fosse, ma dopo la prima lezione di psicologia capii che forse lì qualcosa potevo fare, che forse era il mio posto. Ero timida, forse troppo, ormai le mie compagne si conoscevano già da qualche giorno, e alcune avevano fatto le medie insieme, io ero lì, sola, orfana della mia migliore amica, e maledettamente in ritardo, qualcuna mi diede la mano, si presentò, altre neanche si accorsero del mio arrivo, presi posto accanto a Raffi, una ragazza biondina, che di principessa ha ben poco, ma questa è un altra storia, alle mie spalle invece c'erano le gemelline, anche loro così timide che neanche ci guardammo in faccia, mi presentai a voce bassa alla prof, e poi iniziò tutto. Anno dopo anno, arrivi, partenze, abbandoni.. siamo arrivati a 30 persone terza, per poi ritornare 24. Le gemelle non ci sono più con me, si riparte da zero con quello che è rimasto, mi mancheranno tanto, si riparte con una forza che non ho, ma troverò strada facendo. Domani la sveglia comincerà a strillare per tutti i giorni alle sette, fino a natale, fino a pasqua, poi vacanze e ancora giorni. Domani si ricomincia con la solita vita, compiti in classe, ansia pree interrogazione, litigate con i prof, incomprensioni in classe, lezioni di matematica incomprensibili a tutti, interrogazioni a sorpresa che ti lasciano senza fiato, ma che a me fanno un brutt effetto, mi agito e cambio carattere, espressione, non ho paura di nulla se mi arrabbio, prenderei con il sorriso anche una sospensione, ma se avessi ragione andrebbe bene così. Ma domani iniziano anche le chiacchierate, le risate in classe,i set fotografici improvvisati, le imitazioni dei prof che vanno di moda, la divisione di schifezze varie, la battaglia di palline di carta, le interminabili interrogazioni di chimica, gli esulti se un professore manca, le urla di gioia per un 6 in matematica, e la felicità per un 9 in italiano, le coccole nei momenti di sconforto, gli ultimi cinque minuti di lezione e poi via, fuori.. C'è chi è partito per vacanze lussuose, io ho fatto ben poco di tutto questo, ed è lo stesso motivo per il quale ogni anno mi porto dietro la stanchezza,avrò 10 anni di relax da recuperare ancora, ma non importa, se facciamo tutto questo, se sopportiamo professori urlanti, è per il nostro futuro, per avere un pezzo di carta che ti apre le porte, non te le sbatte in faccia, o almeno si spera.. BUON INIZIO SCUOLA A TUTTI.. E BUONA FORTUNA ANCHE A ME. (Mi servirà).
Scritto da <$Miriana> alle 16:38
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Venerdì, 10 Settembre 2010
La felicità viene a bussare alla tua porta, per una sola e breve volta, se riesci a salire su quel treno inizierà la favola, se lo perdi hai buttato via tutto.. Tutta quella che proverai un giorno, che provi oggi, è solo una millesima parte di quella che avresti potuto provare, perchè in quella gente c'è un grosso buco in fondo al cuore, e lì la felicità scivola come sabbia tra le dita, ma chiunque ti dia quel granello, avrà già fatto tanto, perchè è proprio in quel momento che si smette di essere aridi, e si tiene stretta quella piccola parte di felicità, fin quando non cadrà ancora via.. e via, all'infinito.
Io avevo fatto dei progetti qualche anno fa, con qualcuno che oggi non c'è più. Ho dovuto rivedere i miei piani, riventarmi una vita, una serenità, è stato un pò come fare le valigie e partire, io non sono andata via, ma ho dovuto mentire a me stessa che si ripartiva da zero, che le cose sarebbero state diverse, ma quando al mattino suonava la sveglia, e dovevo alzarmi, mi accorgevo che le cose non erano poi così cambiate come credevo, e speravo, erano solo giorni con numeri diversi che si lasciavano dietro un grande vuoto. Non voglio più fare valigie.. E' un pò come avere 100 anni in 17, aver provato,sentito e visto milioni di cose in così poco tempo. Un bombardamento di emozioni che mi ha lasciato senza fiato e senza forze. Ma c'erano giorni che mi stava bene anche così, credendo in chissà quale punizione divina, ma poi guardando la gente cattiva brindare a tavola con la botte piena e la moglie ubriaca, ho capito che forse sulla lista dei meritevoli di brutte cose, c'era qualcuno un pò più alto di me in graduatoria, qualcuno a cui gli sarebbe toccato prima, ma chissà quale corruzion c'è stata anche lì, ed eccomi qua, con il sacco pieno e la mente zeppa di ricordi, ma senza rughe in faccia, per quelle è ancora presto. Non so come sarebbe stata la mia vita senza incidenti di percorso, se avessi fatto, se avessi detto diversamente, è un pò come pensare ad un bivio, e trovarsi davanti a sè due possibili vite, due possibili scelte, forse ho sbagliato strada, o forse no, forse senza aver versato queste lacrime oggi sarei una comune ragazza, magari piena di sè, ma so che sarei stata una buona amica per tutte le persone che mi hanno lasciato indietro, senza neanche voltarsi a salutare mentre il treno partiva. Mal grado le valigie che mi han fatto fare, a loro terrò sempre, mal grado ci sia qualcuno ancora oggi che ama farmi del male, gioire dei miei insuccessi, torturarmi con giochetti squallidi, so che non tutto il male vien per nuocere,e tutto cambierà, anche per me.
Scritto da <$Miriana> alle 17:15
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Mercoledì, 08 Settembre 2010
Quando sono sola a casa, faccio quasi sempre la stessa identica cosa. E' come sentire un richiamo da chissà dove, mi siedo in cucina e inizio a cantare qualsiasi cosa mi passa per la testa, canzoni che amo, miei testi, canzoni inesistenti che nascondo e poi butto fuori quando meno me lo aspetto. Non lo so da dove è nata questa passione, la musica non sarà la mia strada, non sarà quello che farò un giorno, ma io mi sento musica, ed è questa la cosa più importante. Ogni passo, ogni azione sembra farla a ritmo di musica, le parole smettono di essere solo parole, e somigliano sempre di più a canzoni. E' migliore più di qualsiasi altra pillola, cura le mie ferite, e quelle più profonde che ancora buttano fuori sangue.. le accarezza, le disinfetta con la sua unicità, lava via tutto, e mi sento meglio. E allora quelle giornate bruttissime vogliono essere vissute solo a ritmo di musica, solo io, una cuffia, e la mia voce, è la mia medicina, la più efficace e giusta. Prima non ero così, forse ero troppo presa dalla mia felicità, mi limitavo ad ascoltarla, ma quando scopri cos'è il dolore, scopri anche che c'è qualcosa capace di alleviare le tue sofferenze, un qualcosa di non materiale, di semplice e incisivo, un qualcosa che ti arriva dritto al cuore, senza troppi mezzi termini, bum, parte e ti colpisce, ma non ti fa mai male. E poi ho cominciato a scrivere, non mi sembrava possibile che una persona che non ha fatto scuola di musica, preso diplomi in questo campo, potesse scrivere una canzone fattibile, ma con il tempo ho capito che non sono gli attestati a fare una persona, ma il cuore, e lui è diplomato in tutte le cose del mondo.
Scritto da <$Miriana> alle 17:38
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Lunedì, 06 Settembre 2010
Dicono che andare in cyclette sia un antistress. Lo spero. Mi serve proprio una grossa mano che stritolandomi, strizzi via anche l'ultima goccia di rabbia, di angoscia, e stanchezza. Eppure è un contro senso, sto lì per 45 minuti a pedalare, a buttare fuori sudore da ogni parte del corpo, a muovere le gambe veloci, abili, e sentirmi il cuore in gola, e dovrebbe servirmi come antistress? Forse è il contrario. Ma posso farvi una domanda? Ma chi siete voi che leggete? 288 visite in quattro giorni sono tante, mi piacerebbe conoscervi, vedere le vostre facce, sapere che c'è qualcuno sulla faccia della terra che perde qualche minuto della sua vita a leggere i miei pensieri.. Siete strani lettori, ma nel vostro solenne silenzio, mi dimostrate affetto, anche solo non abbandonandomi.. E vi ringrazio, vi ringrazio con il cuore.
Scritto da <$Miriana> alle 15:02
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Sabato, 04 Settembre 2010
"Non posso... questo Victor... io ero una sposa ed hanno distrutto il mio sogno ma adesso ho rubato il sogno di qualcun altro io ti amo Victor ma tu non sei mio"…
E ieri piangevo come una bambina...
Scritto da <$Miriana> alle 11:52
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Venerdì, 03 Settembre 2010
Un conto è essere Malati. Un conto è essere matti. Un conto è essere Pazzi. un giorno mi spaventa tutto questo silenzio, questi strani avvenimenti. L'altro ancora rimango impassibile, ore ed ore sulla stessa canzone, senza farmi sentire da nessuno, nelle mie cuffie risuona la stessa melodia per ore ed ore, e non mi spavento. Mi odio. Odio la mia faccia, i miei pensieri, dovrebbe esserci una ribellione verso i genitori no? Eppure non c'è. C'è solo uno sputare me**a verso se stessi, un sentirsi zero, ma raccontare al mondo che sei oro. Ti stanno accanto, ti abbracciano con il pensiero, ti dicono che sei la migliore, ma non è così, lo specchio mi da le risposte che cerco. Vorrei tirare giu tutta questa pelle, vedere il mio cuore che pulsa, sentirmi morta e viva. Dicono che chi è scrittore ha un immaginazione infinita, ma io lo so che questa non è finzione. Sento rumori strani, mi volto e non c'è nessuno. Vedo ombre gigantesche, ma non è uno di quegli incubi dove ti svegli ed è tutto finito. E quel porta appuntamenti a forma di rana, si muove oggi, con i suoi occhi grandi mi fissa, e si muove.. "Il 13/9" uno stupido appuntamento dal dentista, nessun appuntamento importante, cosa mi vorrà dire? Mi avvicino e non si muove più. Non sono fatta. Ne ubriaca. Ma si muove. Cosa vuoi dirmi?
Scritto da <$Miriana> alle 11:13
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Giovedì, 02 Settembre 2010
Non lo so. Nella vita ci vuole coraggio, ma quando sei stata per diciassette anni coraggiosa, poi ti stanchi, e preferiresti mettere la testa sotto al cuscino per giorni e giorni, non vedere la luce, sognare, credere che la gente ti sia amica per sempre e DAVVERO, ma effettivamente non è così, basta un niente per essere amici, e così poco per distruggere tutto, una parola, un gesto, una battuta fatta in modo sbagliato, nel momento sbagliato, e ti tradiscono, e ci credi sempre di meno alla verità delle persone, sempre meno che quando qualcuno apre la bocca, non lo fa solo per dargli aria, ma per far parlare il cuore. Ma no, non è così Miri, e lo sai anche tu, hai imparato la lezione no? E invece no. Non l'ho imparata ancora, aspetto altri pugni nello stomaco per capire finalmente che la gente cambia, la gente finge, e spara. Ma ho gli occhi lucidi, mentre dico queste cose, non lo so forse è tristezza? O forse semplicemente febbre, ho la testa bollente, quasi mi scoppia, e colo sudore da ogni parte, ma non importa, oggi è toccata a me, domani a qualcun altro, che forse merita più di me una pugnalata al cuore, si la merita più di me, ma io non auguro male a nessuno, certo, Dio pensa a tutto e a niente. Ma a me piace pensare che sia febbre unita ad angoscia, per mettermi in un letto con la mia minestra, il cuscino e la tivu, senza dover trovare scuse per il mio silenzio. Sono Malata.
Scritto da <$Miriana> alle 16:47
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