Venerdì, 29 Luglio 2011
Sarà strano averli accanto in carne ed ossa. Loro, i personaggi che la mia mente ha rivestito di cartone e stracci colorati, personaggi di un mondo che esiste un giorno si ed uno no, personaggi principali cartonati e sorridenti che dormivano nella mia mente ora saranno lì a due centimetri da me, ed è strano tutto questo, perché io delle chat non ho mai incontrato nessuno, ero piccola, e mentre gli altri facevano i loro simpatici raduni nel mondo, io restavo al di là del mio monitor che illuminava la stanza, e alla vigilia dei miei 18 anni saranno proprio li i miei beniamini, bellissimi ed eterni, e non avrete la faccia pixelata, sarete reali, e forse scoppierò a ridere perché non sembrerà altro che l’ennesimo sogno fatto nel mio letto. Ed è come se fosse il mio primo compleanno, io che non ho mai festeggiato niente, o se organizzavo qualcosa veniva tutto male, ed ho iniziato presto a fare cilecca, non certo per colpa mia, ma c’era sempre qualche invitato che si sentiva male, qualcuno in lista mancante, un piatto in meno di cibo ed io restavo li nella mia grande e solitaria festa. Sembrerà il mio primo compleanno perché forse non ne ho avuti altri, non ho ricordi di altri compleanni , ed è buffo che il primo corrisponda proprio a quello che tutti vedono come il più importante: i 18 anni. Mi sentirò una bambina tra i miei piatti e bicchieri colorati, la tovaglietta in tinta, le foto accanto la torta e i festeggiati, e ancora sto cercando le trombettine che suonano, perché io voglio sentirmi bambina anche quel giorno, voglio sentirmi piccola come non mi sono mai sentita, voglio poter correre all’impazzata, e sentirmi ridicola nel mio bel vestito elegante da donna, voglio poter fare le smorfie ed ordinare il menu dei piccoli senza vergognarmi. E in tutto questo casino ci sarete voi, i miei giovani salvatori, quelli che renderanno il tutto molto più bello, più naturale, e sono sicura che se per caso il mio sguardo dovesse cadere verso il basso, so che sarete subito pronti a distrarmi, perché voi siete magnifici e non mi serve vedervi dal vivo per sapere tutto questo, si nota perché voi siete unici, si nota perché voi siete ancora qui. [-5 al vostro arrivo.. e -7 al mio primo e grande compleanno.]
Scritto da <$Miriana> alle 16:06
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Giovedì, 21 Luglio 2011
Il lento scricchiolare dei tacchi sulle scale di casa, le corse agli ultimi cinque scalini e l’arrivo in auto. Poi succede sempre così saluti e baci a tutti e quando la musica parte è come se una strana magia scattasse in me, cancello ogni pensiero, ogni domanda, ogni supposizione ed ogni rumore al di là di una canzone. Mi ritrovo a volte con la testa in alto e le luci della discoteca quasi abbagliano la mia vista, e ad intermittenza chiudo e riapro gli occhi sentendomi sulla pelle tutta la forza di chi è giovane, è strano perché il mio corpo si muove ma qualcosa dentro di me resta fermo, immobile, con la testa sottosopra e il fiato sospeso, ma io smetto di funzionare, sono solo un’ anima in pista, sono solo una che balla.
Scritto da <$Miriana> alle 17:36
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Domenica, 17 Luglio 2011
Buonanotte pure a voi.
Scritto da <$Miriana> alle 23:46
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Venerdì, 15 Luglio 2011
Si ok, mi accorgo davvero che è finita, è finita e basta. E’ finita perché tra venti giorni io avrò 18 anni. Non posso farci nulla per evitarlo, e sentirmi impotente mi fa arrabbiar, tanto da non volermi guardare neanche allo specchio. Sto diventando una donna e non mi piace. I miei occhi lentamente perdono la loro ingenuità per trasformarsi in due cerchi colorati graffiati dal tempo. E non mi piace perché seppur per me sarà la stessa cosa, per gli altri inizio ad essere una fallita. E so già che inizierà la corsa contro il tempo per prendere una patente che neanche voglio, starò li a guidare con l’ansia e la noia di chi non ci vuole essere in quell’auto. E so già che molto probabilmente nessuna casa editrice mi chiamerà prima del mio diploma, e allora finirò per fare un lavoro che di me non ha proprio nulla, perché io credo di essere nata per qualcosa di grande, qualcosa di grande che neanche conosco e che neanche si aggira nei pressi di casa mia. Mi spaventa, perché non era tra i miei progetti diventare qualcuno che non voglio, non voglio essere un' operaia di Napoli, non voglio svegliarmi al mattino sapendo già dove andare e cosa fare, non voglio sentirmi lanciata in un mondo che non è mio. Io voglio scrivere, voglio diventare la più grande scrittrice del mondo, voglio che la gente si emozioni quando sulla copertina ci sarà il mio nome, non voglio essere l’ennesima autrice finita nel ripostiglio di casa tra i libri più noiosi del mondo, mai letti e mai neanche aperti. Voglio frequentare un corso di fotografia, diventare brava, fare foto carine e forse fare foto alla gente per renderle felici. Voglio poter scrivere canzoni e lasciarle anche solo nel cassetto senza avere l’obbligo di venderle, di FARE SOLDI. Non voglio vivere per fare soldi, voglio vivere a modo mio, seguendo le mie regole, i miei pensieri, lo scorrere lento del flusso dei miei sogni, e ca**o oggi ho ancora diciassette anni, e mancano venti giorni ancora prima di dirgli addio.
Scritto da <$Miriana> alle 15:48
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Lunedì, 11 Luglio 2011
E’ stato strano. Lo è stato tanto perché quell’aggettivo credo non mi appartenga, non potrà mai appartenermi forse. Il più delle volte si sceglie se essere buoni o cattivi, ma io buona ci sono nata e basta. Spesso la mia bontà diventa persino un limite, un difetto. Sono troppo buona per negare favori alla gente, buona per illuderle, troppo buona per mancare alle mie promesse, buona, buona e maledettamente buona per non essere in grado di cancellare alcune persone dalla mia vita se queste sono state importanti. Tutta questa bontà per poi sentirsi dire: “Colpa della tua cattiveria!”. Io che ho sempre criticato chi fa del male per una volta sono stata accerchiata di giudizi e considerazioni che del mio nome non portano proprio nulla. Ma R. dice che è così. R. sentenzia che sono una bastarda, inizia a prendermi a parole, ma io non rispondo, non sono io quella che risponde a tono se dall’altra parte c’è una persona a cui voglio anche solo un briciolo di bene, non ci riesco, mi si blocca la voce, e non è vigliaccheria, è sempre la stessa storia, non sono in grado di scalciare e difendermi se si tratta di sentimenti. Noi perché litighiamo? Perché sei una persona con tante qualità, sei dotata di una spiccata simpatia, sai ridere con poco, nei tuoi pensieri c’è profondità, però io credo che tu abbia un profondo senso di solitudine, proprio come me a volte, e allora cerchi qualcuno da stringere nelle notti fredde, qualcuno su cui riversare tutto il tuo amore. E’ normale, ma perché proprio quella persona? Ti ha fatto del male, ti ha fatto soffrire e tu cosa fai? Sei ancora ad aspettare un suo ritorno. Non dovrei parlare, proprio io, che in questa situazione ci sono stata fin troppo dentro, però io credo che sia un tantino diverso, a me voleva bene, semplicemente non si poteva continuare, ma non erano bugie le cose che mi diceva, erano puri slanci d’amore, d’affetto, chiamali come vuoi, ma erano veri. E allora nella classifica di chi ci tiene a te io scendo agli ultimi posti solo perché non ti sto dietro. Prima ero un cane fedele sai? Tre, quattro anni fa ero così docile da fare tenerezza, poi sono cambiata, e non me ne pento. Non mi piaceva essere così ammaestrabile, non mi piaceva essere la copia di qualcuno e venerare la gente solo perché per me erano esempi da seguire. Oggi so cosa significa provare il rispetto per me stessa, so che dopo la terza chiamata senza risposta bisogna fermarsi, che il nome che porto reclama rispetto e dignità, e non ho alcuna voglia di perderla, neanche per amore, perché chi ti ama davvero non ti vuole in ginocchio, ma sempre e solo al suo fianco, magari con gli occhi lucidi ma solo dall’emozione, e mai per disperazione. E allora mi arrabbio per questo, perché se è X ad ostentare cattiveria a te va pure bene, se io sono solo lì a difendermi, a proteggere me stessa da tutto ciò che potrebbe farmi ancora male divento bastarda. Ma allora perché siamo ancora qui a discuterne? Perché sei ancora qui se pensi questo di me? Che senso ha dire che non ho cuore e poi pretenderne un pezzettino? L’unica cosa sicura è che io non seguirò mai più nessuno, non per orgoglio, ma per rispetto per il vero amore, per i veri sentimenti mai ostentati, ma per quelli che si leggono dagli occhi. Tu fai pure come vuoi, io non posso dirti nulla, ma io credo che il tuo eroe non avrà speso niente cinque minuti a scriverti qualcosa, io sono qui ad annegare la mente solo per farti partecipe dei miei pensieri, solo per spiegarmi e spiegare per sino a te che io della cattiveria ne ho potuto solo vedere la scia di sangue che lascia lungo la strada, io sono dalla parte opposta e non te ne sei nemmeno accorta, e non giustificarti con “Non lo pensavo davvero”, non siamo più bambini ormai, questa frase non esiste, o lo si pensa o non ti viene neanche in mente, fatti qualche domanda e non risponderti neppure, le risposte le conosci già. Buon esito d’esame.
Scritto da <$Miriana> alle 11:04
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Venerdì, 08 Luglio 2011
E’ che ho deciso di reinventarmi. E’ un lavoro su me stessa che ho iniziato da un bel po’, a volte non dà risultati, altre volte tutto quel dolore mi fa sentire un vero leone, e non certo in gabbia. Metto sul tavolo della mente tutte le cose peggiori, tutto quello che ancora oggi mi è difficile da mandare giù, foto, canzoni, vecchie parole dette davanti ad un caffè, e cerco di dargli soltanto un significato negativo, cerco di spiegarmele diversamente e le guardo una volta, due, tre, poi ascolto quella canzone centinaia di volte, all’inizio mi sembrava assurdo che io dovessi fare tutto ciò, scavare nelle ferite già profonde per trovarci una fine, per trovare la fine di questo pozzo di sangue. Poi se lo trovi sai che più in basso di così non potrai mai finire, e allora credo che da quel giorni inizi una sorta di rassegnazione premeditata. Ce la metti tutta e ti senti spesso soddisfatto di come tu sia brava quando arrivata al decimo ascolto batti solo più freneticamente le palpebre, ma non piangi. E’ una vittoria, sono delle piccole vittorie che conquisti, sono tutte necessarie per diventare forti, per smetterla di finire sotto quando tutti gli altri ti camminano ancora addosso, è difficile eppur così importante che mi sembra una delle più grosse imprese della mia vita, ma forse è anche la più importante, e non è il solito mastica e dimentica, è la cura che mi serve, è il calcio che cercavo per cadere di nuovo nel mio mondo, l’unica medicina dal sapore amaro in grado di guarire i miei mali.
Scritto da <$Miriana> alle 18:35
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Venerdì, 01 Luglio 2011
30 Giugno: 5 ANNI CON VOI.. CON ME..
Scritto da <$Miriana> alle 17:51
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